Il verde è il colore della natura, brulicante di vita e satura di profumi. Ci ricorda il rinnovamento ciclico del mondo vegetale che “muore” per rinascere a ogni primavera. Esso simboleggia il principio della crescita e la capacità di nutrirla.
Nella ruota della Medicina degli Indiani d’America, il verde è il simbolo del sud che rappresenta l’innocenza, la conoscenza e la fiducia nel proprio cuore. Associato a questo punto cardinale troviamo il topo, un piccolo animale che ha la qualità di discernere molto bene la realtà che lo circonda.
La saggezza del sud corrisponde pertanto alla capacità di prendersi cura delle persone amate in modo naturale e con spirito di comprensione.
Non a caso, secondo J. Kellogg (espertadi mandala intuitivi) il verde compare spesso nei mandala delle persone che lavorano nelle professioni di cura e aiuto.
Santa Ildegarda (mistica medioevale, grande conoscitrice del mondo naturale) assegna grande importanza a questo colore che nella sua visione rappresenta la manifestazione del divino nella materia. Ella concepisce la divinità nei suoi aspetti femminili e maschili insieme, che si dispiegano nella Natura Viva che nutre, rigenera, protegge e crea.
Verde è anche il colore degli spiriti dell’acqua, delle ninfe dei boschi, delle fate e dei folletti, esseri che vivono nella natura, vissuta come piena di vita ed energie, venerata e considerata sacra in tutti i riti pagani.
Verde è l’acqua da cui nasce Venere, la dea della bellezza e pianeta governatore dei segni zodiacali del Toro e della Bilancia a cui conferisce eleganza, senso dell’armonia e sensibilità estetica e artistica.
Il verde è un colore che piace quasi a tutti, probabilmente perché in grado di suscitare in noi un senso d’armonia. Nel suo studio sui colori, Goethe riconduce ciò alla posizione che questo assume nella scala cromatica. Esso si colloca nel punto di congiunzione degli opposti, rappresentati dal bianco e dal nero, ed è il risultato della mescolanza perfetta del blu (gradazione del nero) e del giallo (gradazione del bianco).
Spostato su un piano simbolico e psicologico il verde sarebbe perciò l’unione della madre (il blu, colore femminile) e del padre (il giallo, colore maschile) e corrisponderebbe a quella fase in cui abbiamo interiorizzato i nostri genitori e siamo diventati capaci di prenderci cura di noi in maniera autonoma.
Coloro che mostrano una spiccata predilezione per questo colore cercano autoaffermazione, vogliono agire a modo proprio a prescindere dal giudizio degli altri. Per contro, il rifiuto del verde esprime l’incapacità o la mancanza di riconoscimento da parte degli altri e la tensione ansiosa che ne deriva.
Il verde ha un’energia elettromagnetica di grande equilibrio, essendo, come detto, centrale nello spettro cromatico, e contenendo in contemporanea la centrifugacità del giallo (che è un colore che irradia energia) e la centripecità del blu (che porta l’energia verso l’interno).
Per questo è un grande equilibratore fisico e psichico dell’intero sistema corporeo. Un eccesso di questo colore, tuttavia, può portare alla stasi e all’immobilismo mentre la vita, ricordiamocelo, è dinamismo.
Il verde è benefico per il sistema endocrino, è adatto a chi soffre di ipertensione e disturbi cardiaci. La tonalità verde mela, ad esempio, ha un forte potere sedativo e può essere utile a quelle persone che soffrono di emicrania o d’insonnia indotta dalla difficoltà a fermare la mente piena di pensieri assillanti e ripetitivi.
Essendo il colore del regno vegetale, da dove nasce la vita mediante la fotosintesi clorofilliana, ha un’azione vivificante e curativa. Osservare questo colore rigenera, rinfresca, rilassa e tranquillizza il sistema nervoso centrale. Riposa e rinforza la vista.
Barbara Merciari | Arteterapeuta
Collaboratrice Associazione Il Germoglio e la Quercia